LA RIPARTENZA DELLA SALERNITANA
Dopo due stagioni in cui la salvezza è stata raggiunta più o meno faticosamente, nell’annata 2023/24 la Salernitana ha dovuto di nuovo affrontare la retrocessione in Serie B.
Nonostante ben quattro tecnici si siano alternati sulla panchina dell’Arechi (prima Paulo Sousa, poi Filippo Inzaghi, Fabio Liverani e infine Stefano Colantuono), i granata hanno terminato la stagione all’ultimo posto, facendo tra l’altro segnare il record negativo di punti per un campionato a venti squadre con tre punti a vittoria (17), con la retrocessione matematica arrivata a cinque giornate dalla fine.
IL MERCATO DELLA SALERNITANA
Un brutto colpo per il club del patron Danilo Iervolino, che da quando ha rilevato la proprietà della Salernitana da Claudio Lotito era riuscito a mantenere il massimo livello sportivo, prima con una salvezza insperata con in panchina Davide Nicola e poi con un campionato relativamente tranquillo sotto la guida di Paulo Sousa, subentrato a metà stagione al suo predecessore.
A fronte di una retrocessione tanto ormai attesa quanto difficile dal punto di vista economico, era logico aspettarsi una vera e propria rivoluzione nel mercato estivo 2024.
Del resto, è complicato riuscire a gestire una rosa e un monte ingaggi da Serie A quando si gioca un campionato certamente competitivo ma economicamente meno remunerativo come la B. E quindi buona parte della rosa retrocessa a maggio 2024 non è più presente a Salerno, tra cessioni (alcune delle quali anche ben retribuite), svincoli e giocatori prestati altrove.
La Salernitana ha incassato 30 milioni dal mercato, con la cessione più importante che è stata quella di Loum Tchaouna alla Lazio per 10 milioni.
Tra gli altri che hanno lasciato l’Arechi dietro compensazione economica ci sono Lorenzo Pirola (3 milioni, Olympiacos), Emil Bohinen (2 milioni per il riscatto da parte del Genoa), Lassana Coulibaly (1,8 milioni, Lecce), Chukwubuikem Ikwuemesi (1,8 milioni, Leuven), Federico Bonazzoli (1,5 milioni, Cremonese) ed Edoardo Iannoni (400mila euro, Perugia).
Tra i calciatori lasciati andare a titolo gratuito ci sono Norbert Gyomber, Guillermo Ochoa, Jerome Boateng e Trivante Stewart, mentre tra chi si è svincolato ci sono Antonio Candreva, Kostas Manolas e Federico Fazio.
E poi ci sono quelli che sono partiti in prestito, sia secco che con diritto o oppure obbligo di riscatto, tra cui Boulaye Dia, bomber seriale nelle prime partite con la Lazio anche per il calcio live, Domagoj Brdaric, Matteo Lovato e Grigoris Kastanos.
Discorso diverso ma non troppo per gli acquisti, visto che i campani hanno speso appena 1,7 milioni (di cui un milione per Paolo Ghiglione e il resto per Franco Tongya), ma hanno comunque dovuto portare parecchi volti nuovi in una rosa rimasta ai minimi termini dopo tutti gli addii.
E quindi sono arrivati a titolo gratuito Roberto Soriano, rimasto svincolato, Gian Marco Ferrari dal Sassuolo, Jeff Reine-Adelaide dall’RWDM, Ajdin Hrustic dal Verona, Ernesto Torregrossa dal Pisa, Pawel Jaroszynski dal Cracovia e Lilian Njoh dal Le Mans, a cui si aggiungono parecchi prestiti: Szymon Wlodarczyk (Sturm Graz), Petar Stojanovic (Empoli), Daniele Verde (Spezia), Yayah Kallon (Verona), Lorenzo Amatucci (Fiorentina), Tijs Velthuis (Sparta Rotterdam), Jayden Braaf (Verona), Andres Tello (Catania) e Fabio Ruggeri (Lazio).
IL MONTE INGAGGI DELLA SALERNITANA
Rivoluzione quindi anche nel monte ingaggi, che comunque per la Serie B è abbastanza alto, visto che si aggira sui 20 milioni lordi per la stagione 2024/25.
A guidare la lista dei calciatori più pagati della Salernitana ci sono due ingaggi da vera e propria Serie A, ovvero quelli di Giulio Maggiore e Simy.
Il centrocampista è arrivato nel 2022 e ha un contratto da 2 milioni a stagione fino al 2026. L’attaccante nigeriano invece va in scadenza a fine stagione, ma guadagna comunque 1,8 milioni fino al termine del campionato.
Va a posizionarsi sul gradino più basso del podio uno dei nuovi arrivi, ovvero Soriano, che ha lasciato il Bologna e che a Salerno dovrebbe guadagnare circa 1,5 milioni.
Poi arriva Daniele Verde, che porta con sè il contratto da 1,2 milioni firmato con lo Spezia in occasione del rinnovo nel 2022, seguito da Ernesto Torregrossa, che conferma a grandi linee quanto percepiva al Pisa, ovvero un milione di euro a stagione, con un contratto annuale all’Arechi.
GLI STIPENDI DEI CALCIATORI DELLA SALERNITANA
Sotto il milione ci sono poi Tello (forte del suo contratto col Catania, decisamente fuori categoria per la C), un senatore come Luigi Sepe, che al ritorno dal prestito alla Lazio ha spalmato il suo stipendio su più anni di contratto fino a scendere a sotto il milione di euro, nonchè parecchi di quelli che sono arrivati a parametro zero, come Reine-Adelaide, Tongya e Ferrari.
Per il resto della rosa si scende di parecchio, visto che si parla di giovani arrivati in prestito e di calciatori che comunque hanno firmato con il club contratti relativamente bassi come Ghiglione, che ha dato l’ok a un triennale da 350mila euro netti (quindi circa 700mila doppi), non tantissimi per chi comunque fino a qualche tempo fa giocava in Serie A.
E infine c’è il discorso legato alla panchina. Dopo la girandola di cambi della scorsa stagione, che comunque non hanno cambiato il destino della squadra in termini di classifica, la Salernitana ha voluto operare un taglio netto e puntare su un nome nuovo.
IL CONTRATTO DI MARTUSCIELLO CON I GRANATA
Il prescelto da parte di Iervolino è stato Giovanni Martusciello, che ha firmato un contratto biennale con il club dopo aver rescisso quello che lo legava alla Lazio.
Il tecnico nato a Ischia è infatti stato per anni lo storico numero due di Maurizio Sarri, prima all’Empoli (guidato anche da primo allenatore dopo il passaggio di Sarri al Napoli nel 2016), poi alla Juventus e infine nella Capitale.
Per lui, che si è anche momentaneamente fatto carico della prima squadra biancoceleste tra le dimissioni di Sarri e l’arrivo di Ivan Tudor, si tratta quindi della seconda esperienza vera e propria, la prima in Serie B.
Per quanto riguarda il suo ingaggio, non sono ancora trapelate indiscrezioni, ma a Formello da vice guadagnava 400mila euro a stagione, dunque il passaggio a numero uno dovrebbe avergli garantito almeno un leggero aumento, anche se è sceso di categoria.
Quel che è certo è che l’allenatore campano si è messo in gioco dopo parecchi anni in ombra e un club voglioso di ripartire come la Salernitana sembra la piazza giusta...
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