IL CATANZARO DEI RECORD

Nel marzo 2023, con cinque giornate di anticipo sulla tabella di marcia, il Catanzaro ha fatto ritorno in Serie B dopo 17 anni.

La squadra calabrese, imbattuta per più di metà campionato, ha chiuso il girone C della Serie C stabilendo una serie di record (punti fatti, reti a favore, differenza reti e gol in un campionato di un solo calciatore, il centravanti Pietro Iemmello).

Dopo un’annata trionfale del genere, c’era molta curiosità nel vedere cosa avrebbero combinato i giallorossi tra i cadetti.

E, vista anche la tradizione recente di doppi salti dalla C alla A, in pochi tra gli esperti di quote calcio, si sono sorpresi quando il Catanzaro ha passato tutta la stagione 2023/24 nelle parti alte della classifica, chiudendo al quinto posto e qualificandosi per i play-off.

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L'ERA DEL CLUB GIALLOROSSO TIMORE DEL NORD

La post-season si è poi chiusa con la sconfitta in semifinale per mano della Cremonese, ma le Aquile hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per sognare di tornare in Serie A.

E dire che, almanacchi alla mano, tra i club del Sud, il Catanzaro è stata la prima squadra calabrese a frequentare la massima categoria, grazie alla promozione ottenuta nel 1971.

Anzi, dopo alcuni anni a fare avanti e indietro tra A e B i giallorossi hanno aperto un ciclo di cinque stagioni consecutive tra i grandi, sfiorando addirittura la qualificazione alla Coppa UEFA e raggiungendo due semifinali di Coppa Italia.

Quel periodo, segnato dai gol di Massimo Palanca, ha portato i calabresi a ricevere il soprannome di “Timore del Nord”, in quanto persino le big del campionato italiano (e in particolare le cosiddette “strisciate”) avevano i loro bei problemi quando dovevano affrontare il Catanzaro.

Poi l’era della Serie A è terminata e l’ultima partecipazione è datata 1983, ma nonostante questo le Aquile sono il club calabrese con la maggior tradizione calcistica, confermata anche dalla finale di Coppa Italia raggiunta nel 1966 e persa contro la Fiorentina.

Dunque, la società attuale ha un modello molto importante da seguire. E lo sta facendo con ottimi risultati.

IL CALCIOMERCATO DEL CATANZARO

Dopo la scorsa stagione, il Catanzaro ha rivoluzionato la rosa nel mercato estivo 2024. Certo, a guardare le cifre non si direbbe, perché la differenza tra spese e incassi è di 100mila euro, tra l’altro tutti spesi per riscattare il centrocampista greco Ilias Koutsoupias dal Benevento.

Per il resto, sia in entrata che in uscita, sono state tutte operazioni a titolo gratuito.

In entrata a titolo definitivo ci sono Mirko Pigliacelli, Giovanni Volpe, Mamadou Coulibaly e Marco D’Alessandro, mentre tra quelli che sono in prestito ci sono il gioiellino della Roma Riccardo Pagano, Demba Seck dal Torino, Mattia Compagnon e Riccardo Turicchia dalla Juventus, Andrea Ceresoli dall’Atalanta e Andrea La Mantia e Philipp Breit dalla SPAL.

Tra quelli che hanno lasciato il Nicola Ceravolo spuntano i nomi di Alessio Curcio, Luca Verna e Luka Krajnc.

IL MONTE INGAGGI DEL CATANZARO

Tutti questi movimenti senza esborsi di denaro hanno permesso al Catanzaro di avere più spazio di manovra per quanto riguarda il monte ingaggi. Rispetto alla scorsa stagione, in cui i giallorossi erano tra le squadre che spendevano di meno con gli stipendi con 7 milioni, quest’anno il club ha superato il muro dei 10 milioni e si avvicina agli 11.

GLI STIPENDI DEI CALCIATORI DEL CATANZARO

A pesare sono in particolare i nuovi arrivi, sia quelli in prestito che quelli definitivi, considerando che quattro su cinque dei più pagati hanno firmato il loro contratto nella sessione estiva di mercato. Il calciatore con l’ingaggio più alto è La Mantia, che ha portato con sé in Calabria il contratto firmato con la SPAL.

Anzi, neanche il vecchio contratto, perché prima del trasferimento in prestito l’attaccante ha spalmato il suo accordo da 1,5 milioni l’anno su due stagioni, quindi costa al Catanzaro circa 750mila euro per il suo anno di prestito. Poi, a fine campionato, si parlerà di eventuale riscatto.

A 750mila euro c’è anche Coulibaly, che si è svincolato dalla Salernitana e si è legato alle Aquile fino al 2025. Cifre simili per Demba Seck, che si attesta sui 740mila euro lordi, quelli che gli versava il Torino prima del prestito.

L’unico tra i primi cinque che non è un nuovo arrivo è comunque un arrivo recente, ovvero Jacopo Petriccione, approdato in giallorosso nel gennaio 2024 e forte di un contratto da 650mila euro all’anno.

QUANTO GUADAGNA IL RE IEMMELLO

Sono 600mila gli euro per Mirko Pigliacelli, che ha salutato il Palermo, ma anche quelli di Nicolò Brighenti, che pur essendo arrivato nel luglio 2022 è uno dei senatori della squadra.

Seguono poi tutti gli altri al di sotto dei 500mila euro, tra cui Iemmello, grande protagonista della promozione di due stagioni fa e straordinaria opzione di marcatore per il calcio live, a 300mila euro a stagione, o Enrico Brignola, che si aggira anche lui su quelle cifre.

FABIO CASERTA HA UN CONTRATTO BIENNALE

E in panchina? Dopo aver salutato Vincenzo Vivarini, artefice della promozione in B e anche dell’ottima prima stagione dei cadetti, che si è seduto sulla panchina del Frosinone, il Catanzaro ha affidato la sua squadra a Fabio Caserta.

Una scelta perlomeno particolare, soprattutto alla luce dei vari campanilismi locali calabresi, considerando che si tratta di un tecnico nato in provincia di Reggio Calabria e che nella scorsa stagione allenava il Cosenza… Per lui comunque il club ha optato per un contratto biennale, anche se non sono ancora note le cifre dell’accordo.

AL CERAVOLO SI GIOCA SEMPRE IN 12

Insomma, dopo una stagione in cui ha sognato il doppio salto, il Catanzaro sta cercando di dare continuità a un progetto sportivo che comunque ha già fatto fare al club un bel salto di qualità.

L’obiettivo, neanche troppo nascosto, è quello di tornare in Serie A dopo oltre quarant’anni, riportando al Nicola Ceravolo (stadio dedicato al “Presidentissimo” giallorosso degli anni dell’approdo nella massima categoria) le maggiori stelle del calcio italiano e non solo.

Certo, non sarà semplice, perché la B sa essere un torneo molto insidioso anche per squadre ben strutturate e con un’identità calcistica ben definita.

Ma i tifosi, che nelle ultime due stagioni hanno comprensibilmente preso d’assalto gli spalti, sognano di rivedere di nuovo il “magico” Catanzaro che ha saputo far tremare le grandi squadre del nord. E chissà che non possa accadere di nuovo in tempi brevi…

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso