L'INARRESTABILE CORSA DI SINNER

Jannik Sinner continua a scrivere la storia del tennis italiano e non solo. Imponendosi da favorito in finale per i pronostici Australian Open in cinque set contro Daniil Medvedev, il talento di San Candido è infatti diventato il terzo atleta in grado di vincere un torneo del Grande Slam maschile (assieme a Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta), il secondo nell’era Open a 48 anni dal trionfo di Panatta al Roland Garros.

Ma non solo, perchè con la successiva vittoria a Rotterdam (dove in finale ha battuto l’australiano Alex de Minaur) l’altoatesino ha anche raggiunto il numero 3 del ranking ATP, battendo anche il record che apparteneva a lui stesso e a Panatta, in grado di raggiungere la posizione numero 4.

Va aggiunto che sul podio del mondo era arrivato anche Pietrangeli, ma in un periodo in cui le classifiche erano stilate dai giornalisti e non attraverso il sistema di punti che si possono conquistare negli eventi del circuito.

Dopo la vittoria a Miami, Sinner affronta la stagione sulla terra da secondo in classifica.

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JANNIK SINNER ED IL RANKING ATP

Ma ora la domanda si pone: Sinner può volare ancora più in alto? Il classe 2001 può arrivare a essere il tennista più forte del mondo anche per i numeri, oltre che per la forma pazzesca che ha dimostrato tra fine 2023 e inizio 2024, nel quale alla data di prima pubblicazione di questo contenuto ha un clamoroso record di 12-0?!

Uno smash di Jannik Sinner!

La risposta è sì, ma non dipende solamente da lui. Il sistema di punteggio del ranking ATP fa infatti sì che contino non solo le proprie prestazioni, ma anche quelle degli altri, sempre in funzione annuale. Già, perchè, come le scommesse tennis, il ranking viene aggiornato settimana per settimana e vengono sottratti i punti ottenuti esattamente un anno prima.

Dunque va da sé che, tenendosi i tornei quasi sempre nello stesso periodo, siano questi il termine di paragone per capire come si evolverà la graduatoria. 

COME SI CALCOLANO I PUNTI ATP

L’esempio, per quanto generico, è presto fatto: se un tennista vince un torneo Masters 1000, come suggerisce il nome, ottiene 1.000 punti in classifica. Se l’anno successivo dovesse fermarsi in semifinale, ne guadagnerebbe appena 400, con un saldo annuale negativo di -600, dunque con il rischio di scendere in graduatoria. Insomma, non solo bisogna fare bene, ma addirittura…meglio dell’anno precedente.

E qui si arriva ai due colleghi che attualmente precedono Sinner nel ranking ATP, ovvero Carlos Alcaraz, numero 2 del ranking, e naturalmente Novak Djokovic, che al numero 1 in carriera ci ha passato oltre 400 settimane. A seconda dei risultati dell’azzurro e di quelli dello spagnolo e del serbo si vedrà se Sinner sarà in grado di guadagnare una posizione o addirittura due, ergendosi a signore mondiale della racchetta.

Intanto, meglio guardare a cosa ha fatto lo stesso Sinner nei tornei della primavera e dell’estate scorsa, visto che il suo cambio di marcia è arrivato ad agosto, con la vittoria a Toronto. Da quel punto in poi, sarà ancora più difficile replicare i risultati ottenuti nel 2023, quindi per sperare in uno o due sorpassi sarà necessario spingere sull’acceleratore prima della piena estate.

NEGLI USA SINNER CERCA IL SECONDO POSTO

Il primo torneo da analizzare è quello di Indian Wells, dove nel 2023 l’altoatesino è arrivato in semifinale, perdendo in due set contro Carlos Alcaraz. Dunque, da difendere nell’evento negli USA ci saranno 360 punti, con la possibilità di mettere nel carniere un bilancio positivo di 640 in caso di trionfo.

Sinner in azione ad Indian Wells nel 2023

Poi si rimane negli Stati Uniti, con un altro Masters 1000, quello di Miami. In Florida Sinner dovrà difendere la finale, persa lo scorso anno contro Medvedev in due set, e i 600 punti conquistati.

PUNTI IMPORTANT PER SINNER A ROMA E PARIGI

Poi inizierà la stagione della terra battuta, con l’azzurro che a Montecarlo difende i 360 punti della semifinale (persa in tre set contro Holger Rune), per poi partecipare con tutta probabilità all’ATP 500 di Madrid, non giocato nel 2023, senza però difendere i 90 punti dei quarti a Barcellona.

Altro appuntamento da segnare in rosso sono gli Internazionali d’Italia, con appena 90 punti da difendere, figli dell’eliminazione ai sedicesimi dello scorso anno. A fine maggio arriva il Roland Garros, dove Sinner nel 2023 si è fermato subito, al secondo turno, conquistando appena 45 punti.

Poi c’è la stagione dell’erba, superficie su cui lo scorso anno Sinner è stato altalenante, con 45 punti a s-Hertogenbosch, 90 ad Halle e i 720 ottenuti con la semifinale a Wimbledon. Fino al torneo londinese, l’azzurro deve dunque difendere circa 2500 punti.

E sarà un bel problema per Carlos Alcaraz, che ha perso un po’ di smalto proprio nei mesi migliori di Sinner, ma che tra primavera ed estate scorsa ha raccolto grandi soddisfazioni. Lo spagnolo ha già perso a Buenos Aires (vinto nel 2023) e ha abbandonato Rio de Janeiro (semifinale), essendo dunque in dubbio per Indian Wells.

Negli USA, Carlitos dovrebbe difendere 1000 punti, quindi è già a tiro di Sinner, che si ritroverà a 535 punti da lui. In caso di forfait totale e di vittoria del campione di San Candido, ci sarà il passaggio di consegne al numero 2. Ma anche difendendosi a Indian Wells ed eventualmente a Miami (dove Sinner lo ha battuto in semifinale), ci sono i 1500 punti tra Madrid e Barcellona (vinti entrambi) da confermare, a cui si aggiungono i 45 di Roma e i 720 di Parigi.

Buone prestazioni di Jannik in questi tornei e risultati non eccellenti di Alcaraz offrono altre chance di sorpasso. E persino l’erba rischia di far perdere terreno allo spagnolo, che ha vinto al Queens (500) e a Wimbledon (2000), arrivando così a mettere in gioco oltre 6000 punti. Dunque, se il suo momento di forma non eccellente dimostrata a inizio 2024 dovesse continuare, il cambio della guardia al numero 2 entro luglio è assai probabile.

COMPLICATO SUPERARE NOLE NEL 2024

Discorso diverso invece per Djokovic, che dovrebbe tenersi molto saldo il suo numero 1 a meno di crolli improvvisi, soprattutto a Parigi e a Londra.

Il serbo ha infatti pochissimi punti da difendere in altri tornei, considerando che lo scorso anno non ha potuto partecipare a Indian Wells e a Miami per le problematiche riguardanti il suo status vaccinale. A Monte-Carlo ha deluso (45 punti), così come a Banja Luka (45) e a Roma (180).

Il rovescio di Sinner!

È andata molto meglio al Roland Garros (vinto, 2000 punti) e a Wimbledon (finale persa con Alcaraz, 1200) ed è solo qui che eventualmente Sinner potrà recuperare. 

Favorito dalle quote a Miami, il 31 marzo 2024 Sinner scavalca Alcaraz al secondo posto...

Ma con questo Sinner, mai dire mai!!!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 2 febbraio 2024.

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