L’obiettivo del rugby, almeno a prima vista, sembra abbastanza semplice: bisogna portare il pallone nell’area di meta avversaria e schiacciarla.

Poi però di mezzo c’è un regolamento che spiega tutto quello che si può e non si può fare per ottenere questo risultato.

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LA REGOLA FONDAMENTALE NEL RUGBY

Il punto principale, nonché quello più conosciuto, è che il pallone non può essere passato in avanti con le mani. Qualsiasi passaggio, volontario o casuale, in cui il pallone supera la posizione precedente viene considerato appunto “in avanti”.

Gli “in avanti” involontari (come quelli che derivano da un rimpallo o da un controllo sbagliato) sono puniti con una mischia ordinata, quelli volontari con un calcio di punizione. Con i piedi, invece, il pallone si può mandare avanti eccome, ma poi per la squadra che calcia possono intervenire nel gioco solo i giocatori che erano dietro la linea del calciatore, altrimenti ci si trova in posizione di fuorigioco.

IL FUORIGIOCO NEL RUGBY

Fuorigioco che comunque non c’è solo sui calci: come nel fuorigioco calcio, se in ogni momento un giocatore si trova davanti alla linea del pallone e interferisce nell’azione, viene considerato in offside.

I fuorigioco vengono sempre puniti con un calcio di punizione. La punizione può essere battuta velocemente (toccando il pallone con il piede), calciata in mezzo ai pali oppure fuori dalla linea laterale. In quest’ultimo caso, la touche risultante sarà a favore della squadra che ha calciato la punizione.

IL PLACCAGGIO

Per fermare un giocatore in possesso di palla si ricorre al placcaggio. Il placcaggio può essere effettuato soltanto nei confronti di chi ha il pallone e solo in una zona di corpo compresa tra la linea delle spalle e i piedi.

Un placcaggio all’altezza del collo, per esempio, è falloso. Gli altri giocatori, quelli che non hanno la palla, non possono subire ostruzione di nessun tipo finché non entrano in possesso dell’ovale. Quando il giocatore viene placcato ed entra in contatto con il terreno ha alcune opzioni.

L'AMMONIZIONE NELLA PALLA OVALE

Può passare il pallone, lasciarlo o spostarsi (se ci è finito sopra), oppure schiacciarlo in area di meta se ne ha la possibilità.

Non rilasciare il pallone immediatamente (con tanto di richiesta dell’arbitro) è un’azione fallosa. I falli che vengono considerati “antigioco” oppure quelli che mettono a repentaglio l’incolumità dell’avversario sono puniti con un cartellino giallo.

L’ammonizione significa che il giocatore in questione dovrà rimanere fuori dal terreno di gioco per 10 minuti, lasciando la sua squadra in inferiorità numerica. Per falli di entità superiore è anche previsto il cartellino rosso, ovvero l’espulsione definitiva.

Se una squadra subisce un fallo ma ha ancora il controllo del pallone, l’arbitro alza il braccio per concedere il “vantaggio”. Quando il vantaggio non si concretizza (con una marcatura, con terreno guadagnato o con un altro fallo più avanti), l’arbitro può tornare indietro sul fallo precedente.

LA MISCHIA NEL RUGBY

Quando il fallo è di lieve entità o involontario, si ricorre alla mischia ordinata, altro elemento caratteristico di questo sport. Nella mischia serve un minimo di cinque giocatori per entrambe le squadre (il numero di giocatori impegnati deve essere lo stesso), di cui tre devono essere obbligatoriamente in prima linea.

La mischia nel rugby

I due pacchetti di mischia vengono a contatto e se l’arbitro non ravvisa irregolarità, come la mischia che crolla o che gira per più di 90 gradi, al mediano di mischia della squadra che l’ha ottenuta è concesso di inserire il pallone nel corridoio tra i piedi delle due prime linee.

A quel punto tocca al tallonatore, che assieme ai due piloni forma la prima linea, usare il tallone per arpionare il pallone e portarlo dalla propria parte di mischia.

Quando il pallone esce, solitamente affidato al mediano di mischia, i giocatori si possono staccare dal pacchetto. La mischia non ordinata invece è quella che c’è con il pallone a terra, in cui le squadre cercano di portare il pallone dal loro lato del campo. Per intervenire nella mischia i giocatori devono avere i piedi piantati a terra e non possono inserirsi da un punto laterale rispetto alla posizione del pallone.

LE REGOLE DELLA TOUCHE

Altra azione caratteristica del rugby è la touche, che impatta, naturalmente, anche sulle relative scommesse rugby! Si batte la rimessa laterale con le mani quando il pallone termina al di fuori della linea laterale del campo. Le due squadre si allineano in maniera parallela a distanza di un metro e un giocatore della squadra che ha ottenuto la rimessa lancia il pallone in mezzo alle due file.

La touche

La touche può essere battuta anche in maniera veloce, ma solo ed esclusivamente se il pallone non ha toccato elementi esterni (come possono essere gli spettatori, ma anche i tabelloni a bordo campo) e se i giocatori non hanno ancora cominciato l’allineamento. La touche si batte dal punto della linea laterale in cui è uscito il pallone, con qualche eccezione che riguarda le occasioni in cui il pallone esce dopo un calcio.

Se il pallone va direttamente fuori (ovvero senza toccare il campo) dopo essere stato calciato fuori dalla linea dei 22 metri dalla propria area di meta, si torna a battere la touche dal punto in cui è stato effettuato il calcio. Se invece il pallone è uscito direttamente dopo essere stato calciato da dentro l’area dei 22 o ha comunque rimbalzato sul terreno, allora si batte dal punto in cui è uscito.

COME SI CALCOLA IL PUNTEGGIO NEL RUGBY

Meglio passare al punteggio. La meta, ovvero l’azione per cui si schiaccia il pallone nell’area di meta avversaria, vale 5 punti e, decisamente, un buon punto di partenza per le scommesse Italia!

Dopo una meta alla squadra che ha segnato viene assegnato anche un calcio, detto di trasformazione, che si batte su una linea perpendicolare alla linea di meta che nasce dall’altezza in cui è stata segnata la meta. In caso di trasformazione riuscita, la squadra ottiene altri due punti.

Una trasformazione nel rugby!

Discorso diverso per le punizioni calciate in mezzo ai pali. In quel caso i punti ottenuti sono tre. E sono tre anche quando si segna un “drop”, o calcio di rimbalzo, effettuato appunto calciando il pallone dopo averlo fatto rimbalzare sul terreno di gioco.

Esiste poi la “meta tecnica”, quella che viene assegnata a favore di una squadra quando la squadra avversaria commette un fallo per impedire di subire una meta.

LA DURATA DI UNA PARTITA DI RUGBY

Ma quanto dura una partita di rugby? Le regole stabiliscono due tempi da 40 minuti di tempo effettivo, senza la possibilità di concedere recupero.

Attenzione, però, rispetto, ad esempio al basket, quando termina il tempo è importante sapere, anche per le scommesse live che viene concessa l’opportunità alla squadra che attacca di terminare l’azione corrente, di calciare una punizione o di effettuare una touche.

Una gran bella fatica, per uno sport così faticoso!

Pansa prepara contenuti calcistici e scrive testi sullo sport italiano. Le partite iniziano da 0-0: più divertente segnare un gol in più che subirne uno in meno