Chiedendo a un giocatore vero di poter realizzare un sogno, con tutta probabilità ci saranno due tipologie di risposte.

Chi partecipa ai giochi piuttosto che alla roulette sognerà di prevedere il futuro, mentre chi è appassionato di poker o blackjack avrà come ossessione quella di conoscere le carte dell’avversario. E se questo fosse davvero possibile?

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LA MERAVIGLIOSA STORIA DI HENRY SUGAR

Ecco, in poche parole, lo spunto che dà il via a La Meravigliosa Storia di Henry Sugar, racconto scritto da Roald Dahl, portato sul grande schermo dal regista statunitense Wes Anderson e premiato con l'Oscar 2024 come miglior cortometraggio!

Un cast pieno di grandi nomi, a partire da Benedict Cumberbatch (che interpreta il personaggio che dà il nome al film) e Ralph Fiennes (che invece diventa proprio Dahl) per un progetto che il regista desiderava trasporre su pellicola da quasi vent’anni, assieme agli altri racconti brevi della raccolta di cui fa parte.

Lo straordinario attore Benedict Cumberbatch

CHI È HENRY SUGAR?

Ma chi è Henry Sugar? Da quanto racconta il film, si tratta dello pseudonimo di un giocatore che si imbatte nel libro in cui un dottore racconta la storia di Imdad Khan, un uomo che afferma di essere in grado di vedere senza dover utilizzare gli occhi grazie agli insegnamenti del santone indiano The Great Yogi.

Il dottore si reca ad assistere allo show magico di Imdad Khan, a cui chiede di raccontargli la sua storia. Sugar è incuriosito dal possibile utilizzo di questa abilità per le sue attività e si rende conto che nel libro è descritta la tecnica di meditazione utilizzata.

Sugar si esercita per tre anni prima di imparare finalmente a vedere attraverso le carte e anche a prevedere il futuro. Il primo utilizzo dell’abilità arriva in un casinò, in cui Henry vince 30mila sterline giocando a blackjack e alla roulette, evitando di vincere ancora di più per evitare di essere scoperto.

Ma a quel punto, Sugar si rende conto che queste sue capacità gli permetteranno sì di vincere facilmente, ma tolgono tutto il brivido caratteristico del gioco d’azzardo, ovvero il non sapere mai con certezza se si vincerà o se si perderà.

Insoddisfatto da questa situazione, Sugar decide di gettare via tutto il denaro vinto, lanciando dal suo balcone una serie di banconote da 20 sterline per le vie di Londra. Questa mossa causa un putiferio, il che porta la polizia a chiedere a Sugar di fare beneficenza in altro modo.

Ecco perché il giocatore decide che costruirà diversi ospedali e orfanotrofi, con l’obiettivo di farli diventare i migliori del mondo, finanziandoli attraverso le sue vittorie al tavolo da gioco.

HENRY SUGAR A LAS VEGAS

Sugar viaggia in tutto il mondo mettendo in pratica le sue abilità, fino ad arrivare a Las Vegas. Nella Città del Peccato Henry continua con il suo metodo, non rendendosi però conto che tre dei casinò in cui vince sono tutti di proprietà dello stesso criminale, che gli mette i suoi uomini alle calcagna, a cui sfugge per miracolo.

A quel punto, Sugar capisce di doversi proteggere e per questo vola a Hollywood per chiedere aiuto ai migliori truccatori del mondo del cinema per mascherare costantemente la sua identità al tavolo da gioco.

Lo stratagemma funziona alla perfezione e grazie alle sue varie identità e travestimenti Henry continua a giocare, vincere e sovvenzionare le sue strutture, che diventano le migliori al mondo. Due decenni dopo, Henry Sugar muore a causa di un'embolia polmonare che lui stesso sapeva lo avrebbe ucciso, dato che aveva visto il coagulo di sangue all’interno del suo corpo grazie ai suoi poteri.

Ed è a questo punto che uno degli amministratori del denaro del giocatore decide di contattare Roald Dahl, a cui chiede di scrivere la storia di questa straordinaria persona, usando lo pseudonimo di Henry Sugar.

LA REGIA DI WES ANDERSON

Insomma, una storia decisamente particolare, che, come altri film sul casinò analizza il mondo del gioco d’azzardo ma lo fa con lo sguardo fiabesco dell’autore britannico e del regista statunitense, maestro nel portare su pellicola questo tipo di atmosfera.

Wes Anderson a Parigi

Tra gli argomenti toccati ci sono l’avidità che contraddistingue la maggior parte dei giocatori, che però nella storia di Sugar si trasforma in una generosità volta ad aiutare chi non ha nulla.

E poi c’è anche la sovversione di quello che appunto sembra essere il sogno proibito di chiunque giochi d’azzardo, ovvero avere la certezza di vincere. Sugar si applica per anni per imparare le abilità che lo portano al trionfo, ma non appena le mette in pratica si rende conto di aver del tutto cancellato il brivido del gioco, non avendo più da temere di perdere tutto all’improvviso o anche di non vincere una sola mano a blackjack.

HENRI SUGAR È ESISTITO VERAMENTE? 

La domanda però si pone: la figura di Henry Sugar è reale? La risposta è no, è figlia della fervida immaginazione di Roald Dahl.

E anche la parte finale della storia, quella in cui lo scrittore sostiene che siano stati gli eredi del giocatore d’azzardo a chiedere di mettere per iscritto la sua storia (cambiandone il nome con lo pseudonimo di Henry Sugar per amor di privacy) fa parte della cornice narrativa del racconto, un po’ come il manoscritto da cui Alessandro Manzoni finge di aver preso la storia de I Promessi Sposi.

A CHI È ISPIRATO IL PERSONAGGIO DI IMDAM KHAN 

Il legame con la realtà è invece fornito dal personaggio di Imdad Khan, l’uomo capace di fare imprese impossibili con gli occhi chiusi. Si tratta di un personaggio ispirato a Kuda Bux, mago nato nell’India britannica e poi diventato cittadino pakistano.

Bux, che senza occhiali aveva problemi di vista, nei suoi spettacoli era capace di leggere (da bendato) le date sulle monete in mano agli spettatori e una volta è anche riuscito ad andare in giro in bicicletta per New York con una benda sugli occhi.

Del resto, non è per nulla inusuale per il grande scrittore britannico prendere spunto da notizie trovate in giro per il mondo per le sue opere. Ma se un Henry Sugar, o chi per lui, esiste (o è esistito) sul serio, bisogna fargli i complimenti, perché ha realizzato il sogno proibito di chiunque giochi d’azzardo, anche se si è poi reso conto che non era poi divertente quanto pensava!

*Prima pubblicazione 31 ottobre 2023.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso