COBOLLI MIGLIOR ALLIEVO DEL CIRCOLO PARIOLI
Flavio Cobolli è nato a Firenze nel 2002, ma si è subito trasferito a Roma con la sua famiglia, compreso papà Stefano, ex tennista. Da giovanissimo si è diviso tra racchetta e pallone, giocando al circolo dei Parioli ma anche nelle giovanili della Roma, in cui è diventato grande amico del centrocampista Edoardo Bove.
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Una volta deciso che il suo futuro era nel tennis, Cobolli ha fatto passi da gigante, con l’esordio da professionista nel 2017. Il 2024 è stato l’anno migliore della sua carriera, che lo ha visto arrampicarsi fino alla posizione numero 30 del ranking.
Parliamo di un tennista in grande crescita che, come avranno notato i nostri competenti amici lettori, ha una peculiarità importante: gioca tanti tornei e lo fa sempre con la massima determinazione!
A WASHINGTON L'UNICA FINALE DI COBOLLI CONTRO L'AMICO SEBA KORDA
Nel circuito maggiore, Cobolli ha disputato una sola finale, quella del torneo ATP 500 di Washington nel 2024. L’azzurro, numero 10 del seed nella competizione, ha esordito al secondo turno battendo il belga David Goffin per poi avere la meglio sullo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina al terzo turno.
Dai quarti di finale in poi l’italiano ha avuto incontri ravvicinati con gli statunitensi padroni di casa. Prima ha eliminato Alex Michelsen e poi ha battuto Ben Shelton in semifinale, arrivando a giocarsi il suo primo titolo ATP contro Sebastian Korda.
L’americano però si è aggiudicato il torneo in tre set, costringendo Cobolli a dover attendere ancora per la prima gioia nel circuito.
Per quanto riguarda i tornei minori, invece, l’azzurro ha vinto un torneo dell’ITF World Tennis Tour ad Adalia nel 2021 (battendo lo svedese Dragoș Nicolae Mădăraș) e due Challenger, lo Zadar Open in Croazia nel 2022 contro il polacco Daniel Michalski e il Lisboa Belém Open contro il libanese Benjamin Hassan.
IL PRIZE MONEY DI FLAVIO COBOLLI
Grazie alle buone prestazioni in stagione, Cobolli ha raccolto un prize money di poco superiore al milione e mezzo di dollari.
L’incasso maggiore è ovviamente arrivato dalla finale a Washington, che gli ha garantito poco meno di 200mila dollari (ne avrebbe vinti 368mila in caso di conquista del titolo), ma in generale l’annata lo ha visto anche raggiungere i sedicesimi agli US Open (eliminazione per mano di Daniil Medvedev) e all’ATP Masters 1000 di Shanghai (perdendo contro Novak Djokovic), gli ottavi a Cincinnati (Masters 1000, sconfitto da Hubert Hurkacz), i quarti di finale all’ATP 500 di Pechino (ancora out contro Medvedev) e la semifinale all’ATP 250 di Ginevra (persa contro Casper Ruud).
Insomma, ottimi risultati, che gli hanno permesso di raccogliere una cifra che supera di molto la metà del prize money portato a casa finora. In carriera infatti il classe 2002 ha vinto poco meno di 2,4 milioni di dollari.
IL RECORD DI VITTORIE DI COBOLLI
E proprio nel 2024 Cobolli ha ribaltato quello che era il suo rapporto tra vittorie e sconfitte. Nella stagione appena terminata ha giocato 62 partite, con 35 vittorie e 27 sconfitte, per una percentuale di vittorie del 56,5%.
Considerando che in totale nel circuito maggiore il bilancio totale è di 41 vittorie e 38 sconfitte in 79 match (51,9%) si capisce come il 2024 sia stato l’anno dell’approdo a livelli più alti del tennista cresciuto sui campi della Capitale.
I NUMERI DI COBOLLI NEI MAJORS
Questa stagione ha visto Cobolli fare bene nei tornei del Grande Slam, con 6 vittorie a fronte di 4 eliminazioni, per una percentuale del 60%.
L’azzurro è in attivo anche in generale, visto che a queste cifre si deve aggiungere solo l’eliminazione al primo turno agli US Open 2023 per arrivare allo score di 6 vittorie e 5 sconfitte, percentuale del 54,5%. E il 2024 gli ha permesso di andare sopra il 50% anche per le partite giocate nei Masters 1000, con 8 vittorie e 7 sconfitte (53,3%), anche se il bilancio totale è leggermente in negativo (8 vittorie, 9 sconfitte, 47,1%).
LE STATISTICHE DI COBOLLI CONTRO I TOP 10
Il problema per l’azzurro però arriva quando deve affrontare un giocatore nella top 10. Quando ha giocato contro un avversario che in quel momento era tra i migliori 10 giocatori del ranking, Cobolli ha sempre perso.
In questa stagione è avvenuto 8 volte, trovandosi a sfidare Djokovic, Medvedev, Hurkacz, Ruud e De Minaur, uscendone sempre sconfitto. Il totale in carriera diventa di nessuna vittoria e 9 sconfitte, considerando che l’unico incontro contro un top 10 precedente al 2024 è stato quello al Roland Garros contro Carlos Alcaraz, all’epoca in cima al ranking.
Per quanto riguarda le superfici di gioco, quella più frequentata da Cobolli è il cemento, con 44 partite in totale, 24 vittorie e 20 sconfitte (54,5%). L’azzurro è in perfetta parità nei match giocati sulla terra battuta (14 vittorie, altrettante sconfitte), mentre è leggermente sotto sull’erba (3 vittorie e 4 sconfitte, 42,9%).
COBOLLI TRA GLI AZZURRI DELLA DAVIS
Cobolli è entrato a far parte della squadra italiana di Coppa Davis a partire dall’edizione 2024, ricevendo la sua prima convocazione per le partite del Round Robin della fase a gruppi contro Paesi Bassi, Brasile e Belgio.
Nel match di partenza, quello contro il Brasile, capitan Filippo Volandri lo ha lasciato fuori, per poi regalargli l’esordio nella competizione contro il Belgio.
La prima partita della sua carriera in Davis non è stata memorabile, dato che si tratta di una sconfitta contro Zizou Bergs. L’azzurro però si è rifatto nel match contro i Paesi Bassi, quando è stato schierato nella seconda partita contro Tallon Griekspoor e ha portato a casa la sua prima vittoria nella competizione, mettendo la sua firma sulla matematica vittoria del girone per l’Italia.
Volandri non lo ha poi convocato per la fase finale, ma il classe 2002 avrà certamente modo di diventare un compagno abituale di squadra di Jannik Sinner.
COBOLLI NON HA MAI SFIDATO SINNER
E a proposito del numero uno del mondo, strano ma vero, Cobolli è uno dei pochi italiani in posizione di classifica alta che non ha mai avuto la possibilità di affrontare Sinner.
Agli Australian Open 2024 il loro cammino si sarebbe incrociato ai quarti di finale, se non avesse perso contro De Minaur (a sua volta poi eliminato da Andrej Rublev), mentre agli US Open il numero uno del mondo ha “vendicato” il connazionale, uscito al terzo turno contro Medvedev, che a sua volta è stato eliminato da Sinner proprio ai quarti di finale.
Certo, considerando che lo score del campione di San Candido contro gli altri italiani è immacolato, forse Cobolli è contento di non averlo sfidato finora. Ma se il classe 2002 vuole salire di livello, dovrà anche affrontare i migliori. Compreso il due volte campione Slam…
*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da Alamy.